I Quattro Canti di Palermo
L’ottagono Barocco nel centro storico di Palermo
Non tutti sanno che l’area più antica della città di Palermo era suddivisa in quattro mandamenti ognuno dei quali aveva una santa protettrice e uno stemma.
La Kalsa o Tribunali il cui simbolo era una rosa e aveva come patrona Sant’Agata; l’Albergheria o Palazzo Reale protetto da Santa Cristina e rappresentato da un serpente verde in campo oro; Castellammare o Loggia la cui patrona era Sant’Oliva e che aveva adottato come stemma quello della casa reale asburgica e Seralcadio o Monte di Pietà che aveva come simbolo Ercole che combatte contro il leone e come patrona Santa Ninfa.
I quattro antichi quartieri di Palermo convergono nei Quattro Canti, una piazza con quattro palazzi monumentali barocchi, vera sintesi della storia della città, dove un tempo venivano celebrate feste ma anche pubbliche esecuzioni, come ricorda un antico detto popolare.
Gli edifici sono adornati dalle sculture delle sante patrone di ciascun mandamento e da quelle dei sovrani con gli stemmi reali in marmo bianco mentre, al piano inferiore, quattro fontane con le allegorie delle 4 stagioni, simboleggiano gli antichi corsi d’acqua di Palermo: il Kemonia, il Papireto, l’Oreto e il Pannaria.
I Quattro Canti formano insieme a via Maqueda e al Cassaro l’Ottagono o Triangolo del Sole, grazie alla particolare collocazione della piazza che fa sì che ogni giorno dell’anno almeno uno dei palazzi che la compongono sia illuminato dai raggi solari, rendendolo un angolo di città particolarmente adatto a foto da condividere.
Il centro storico di Palermo fa sfoggio di altre suggestive meraviglie, come Piazza Pretoria, o della Vergogna, che si apre a pochi passi da quella che ospita i Quattro Canti, con la sua grande fontana adornata da statue nude in marmo di Carrara, e tre dei mercati storici di Palermo.